In breve le decisioni del consiglio pastorale 16 Ottobre 2023
Viviamo la Parrocchia come una vita ricevuta e
ringraziamo gioiosi
Lunedì 16 ottobre alle ore 21.00 si è riunito il Consiglio
Pastorale con il seguente ordine del giorno:
- A partire dalla lettera pastorale rifletteremo su quale tema, dei vari che suggerisce Mons Delpini, poter impostare l’anno pastorale.
- Presentazione del calendario parrocchiale
- Comunicazioni importanti
Dopo una preghiera iniziale dedicata al conseguimento della pace si è iniziato a riflettere sul primo punto. Prima il moderatore e poi Don Emanuele hanno brevemente riassunto l’intento del nostro Arcivescovo di non proporre un vero e proprio piano pastorale ma di suggerire alcuni spunti tutti raccolti sotto il tema della vita come dono che ognuno di noi ha ricevuto. Da alcuni interventi emerge che i temi proposti dal nostro Arcivescovo sono tutti importanti ma forse quello del valorizzare la vita come dono d’amore e vocazione ad amare, e quindi l’educazione affettiva, è molto urgente. Così come altri sottolineano l’attenzione alle persone anziane, preponderanti nella nostra Parrocchia. In ogni caso si notano nelle famiglie e nei ragazzi tante fragilità e tante ferite.
Visitando le persone per le benedizioni natalizie si percepisce tanta solitudine e un gran bisogno di occasioni per creare aggregazione. Ci si chiede se siamo veramente una comunità attenta alle persone: occorre uscire dall’individualismo.
Lo stare in Parrocchia ci fa essere meno superficiali e più consapevoli nei confronti degli altri, certe relazioni rimangono bloccate e non si riesce a farle crescere, forse manca una riflessione sul fatto che la vita cristiana è fatta di buone e vere relazioni umane. Siamo presi dentro una spirale di discontinuità, di pigrizia. Non si riesce a far percepire che la Parrocchia è un luogo per ognuno di noi, dove si può fare un cammino sinodale, di insieme, ci si può infondere speranza. Forse bisogna creare più occasioni d’incontro. Viene sottolineato come sia importante aver cura di chi ci sta accanto, delle persone a noi affidate: dal lavoro ai piccoli della catechesi, alle loro famiglie, al proprio vicino di casa. Ed anche di vivere in una dimensione di servizio che oggi sembra un po’ venire meno.
Don Emanuele ringrazia per i contributi di tutti e ci fa notare come nessuno abbia usato l’espressione comne un po’ di anni fa: “Di chi è la colpa?”.
Oggi noi adulti siamo in crisi perché abbiamo idealizzato una Chiesa gloriosa, piena di attività, centro di aggregazione che ci faceva sentire protagonisti. Ma non è più così: i giovani sembra che vivano bene anche senza le attività proposte dalla Parrocchia, loro non sono in crisi. Occorre trovare il giusto equilibrio per stare tra la gente, fare magari piccoli gesti ma fatti bene. La Parrocchia continua ad essere un luogo di incontro e di fraternità.
Dopo aver presentato il calendario parrocchiale, si evidenzia l’importanza di valorizzare i momenti di benedizione nelle case. Si inizierà il 6 novembre. A tale scopo verrà spostata la Messa feriale dalle 18 alle 9 del mattino, eccetto per il mercoledì. Inoltre sia in Avvento che in Quaresima saranno proposte delle serate di riflessione in Parrocchia.
Per quanto riguarda le comunicazioni importanti: il Consiglio Pastorale avrà ancora due sedute e poi verrà cambiato. A tale scopo occorre riflettere sulle modalità di formazione del nuovo Consiglio perché la nostra Parrocchia sia sempre viva ed in cammino.
Dopo dieci anni di presenza, anche abitativa, e di servizio e di accoglienza in Parrocchia della famiglia Polastri, è giunto per loro il momento di cambiare andando ad abitare una casa “normale”. Resta per noi ora un vuoto da colmare.
Si penserà naturalmente ad un ringraziamento corale da parte della Parrocchia.
Inoltre il nostro Parroco il prossimo anno festeggerà 25 anni di Messa. Un comitato che organizzerà gli eventi non si farà fatica a trovare.
