Un riassunto (breve) di quello che i ragazzi hanno vissuto quest’estate: molti sacrifici e tanta fatica ma soprattutto tanti bei sorrisi. Questo è solo un assaggio ma sono certa che nei loro cuori è rimasto molto di più.
“Poco più di tre mesi di pura vacanza e poi ricomincia
la scuola/sembrerebbe davvero una grave
mancanza/sprecare il tempo che vola…” e così
non è stato: tre settimane di feriale belle intense
e a seguire dieci giorni di campo estivo in montagna!
Forse non saranno riusciti a “scoprire una
specie che ancora non c’è o lavare una scimmia imbranata”
(anche se a giudicare dagli elementi che
frequentano il nostro oratorio sicuramente ci sono
andati vicino) ma è certo che come ogni estate quel
poco tempo passato insieme, condividendo tutto:
pianti, risate, sfoghi, ti forma e ti fa crescere. Soprattutto,
a mio parere, fa crescere, anche nei più
giovani, quella voglia di vita piena, non trattenuta,
una vita di servizio e di carità.
Sono certa che tra voi lettori c’è qualcuno che vorrebbe vivere come Jovanotti “sabato sabato, è sempre sabato / anche di lunedì sera è sempre sabato sera”. Ma la curiosità vi sta uccidendo, divorando dentro… Cosa è successo all’interno delle mura del nostro oratorio quest’estate? Sono tornati gli inviati speciali dalla Sardegna? Piano piano, ora vi spiegheremo tutto. Partendo dal presupposto che quest’anno ho affrontato l’esame di maturità, i primi mesi della mia estate sono stati a sentire i ragazzini che se la spassavano in oratorio, mentre io ero a casa a studiare. Non ho resistito alla tentazione: un paio di volte ammetto di essere stata distratta completamente dallo studio e di essere andata a giocare per qualche minuto. Il tema di quest’anno “TU x TUtti”, puntava molto sull’aspetto del donarsi, dello spendersi per gli altri; ovviamente trasmettere un concetto così profondo può rivelarsi una cosa ostica, soprattutto con i bambini piccolini di prima elementare (o prima ALImentare, citando don Emanuele).
Quasi dimenticavo, lo sappiamo che siete curiosi… I sardi sono venuti? Eh eh, mi piace tenervi sulle spine, ebbene sì, i sardi sono venuti, chi per più giorni, chi per meno, ed hanno anche partecipato all’esperienza estiva in montagna. Infatti, quest’estate, che molti di noi ricorderanno come una delle più calde del secolo, ha visto il nostro oratorio andare in trasferta in Valle Aurina. Classi coinvolte? Dalla 4 elementare alla 3 media più animatori, i fortunati che avevano terminato gli esami (quindi non io, ancora in ballo con l’orale della maturità).
In ogni caso, come sempre, il nostro oratorio in estate si è mosso per offrire alle famiglie e soprattutto ai ragazzi l’opportunità di far conciliare spiritualità e divertimento mettendo alla base l’idea dello stare insieme, che purtroppo spesso è volentieri sembra essere stata dimenticata, quasi fosse passata di moda.
E riprendendo il tema del feriale 2023 “TuxTutti” e della vacanzina “Uno per tutti, tutti per uno”, penso che il fine si raggiunga insieme e concepire le persone come isole è terribilmente triste.